Il fratello di Alice Neri si reca nel luogo del ritrovamento del cadavere: “Vorrei sentirmi più vicino a mia sorella”.
Continuano le indagini sulla morte di Alice Neri, la mamma 32enne ritrovata carbonizzata all’interno del bagagliaio della sua Ford Fiesta, data alle fiamme in via Griffona a Fossa di Concordia, nella sera di venerdì 18 novembre. A denunciare la scomparsa della donna sarebbe stato il marito, su cui si sono concentrati i primi sospetti, insieme ad altri colleghi della donna.
Parla il fratello di Alice
Il fratello della vittima, Matteo Neri, aveva dichiarato giorni fa delle condizioni emotive in cui si era riversata la loro famiglia. Erano molto uniti, e Alice è sempre stata una persona di fede, motivo per cui secondo la madre “non si sarebbe mai suicidata”.
“Ero il suo supereroe. Mio cognato ora è con la loro bambina. Stiamo vivendo un incubo pazzesco. Sto vicino a mamma, siamo una grande famiglia molto unita e ci sono tante persone che ci vogliono bene e che si sono mobilitate per stare con noi h24″, aveva detto il fratello della vittima.
Matteo decide di recarsi per la prima volta sul posto del ritrovamento del corpo di sua sorella, per sentirsi “più vicino a lei”. “L’interrogatorio di mio cognato è saltato, forse perché gli inquirenti sono in attesa dei risultati delle attività investigative. Speriamo che si arrivi presto a una svolta perché questa attesa rappresenta per tutti noi una grande sofferenza. Nel frattempo, un assassino resta a piede libero”.
Le indagini
Non ci sono ancora aggiornamenti sulle indagini del caso di Alice Neri. Secondo le ipotesi, il killer sarebbe stato aiutato a incendiare l’auto con il corpo della donna nel bagagliaio. Infatti, gli inquirenti sono alla ricerca di una bicicletta, forse proprio quella utilizzata dal complice del delitto per andare via dal luogo in cui erano state date le fiamme.
Dalle immagini rinvenute dalle telecamere di videosorveglianza si vede un auto che sfreccia via subito dal posto in cui è stato ritrovato il corpo di Alice. Ma la vettura non sarebbe stata di proprietà del killer, perché chi ha ucciso la donna è corso via in bicicletta. Nella lista degli indagati rimangono un collega della vittima e suo marito, Nicholas Negrini.
All’uscita del bar di Concordia, Alice si sarebbe fermata per almeno dieci minuti all’interno dell’auto mentre l’amico che l’ha vista per ultimo si sarebbe allontanato in direzione della sua abitazione, a San Possidonio. La donna si sarebbe poi diretta verso le campagne di Concordia, forse per incontrare qualcuno. Ma il fratello della vittima ha affermato: “La Bassa la conosco bene, quello è un posto dove non capiti per caso se non lo conosci. Ci devi andare con consapevolezza”.